vigili del fuoco calendario 2025
Alessandro Barbero
Come molte cose in Italia, hanno due nomi, uno ufficiale e uno familiare: si chiamano i Vigili del Fuoco, ma per la gente sono i pompieri. E li chiamiamo così perché per molto tempo hanno avuto un solo compito: spegnere gli incendi usando le pompe, questa invenzione del XVII secolo che già nel Settecento si era diffusa in tutta Europa rivoluzionando la lotta contro quel terribile nemico. Oggi i Vigili del Fuoco hanno un ruolo di protezione del cittadino che va ben oltre la loro vocazione originaria: si è calcolato che appena il 30% dei loro interventi è dovuto agli incendi, e la maggior parte di loro opera in specializzazioni che con le pompe non hanno più niente a che fare. C’è il nucleo sommozzatori che combatte i pericoli legati all’acqua, dai naufragi alle inondazioni, ci sono gli elicotteristi specializzati nel salvataggio di persone rimaste isolate in luoghi impervi, ci sono i reparti cinofili che ritrovano i dispersi sotto le macerie dei terremoti, e tante altre specializzazioni che incontrerete in questo calendario.
Tutte hanno una caratteristica in comune: operano in squadra, e nell’azione della squadra fondono mille competenze diverse. In un certo senso è sempre stato così: già nei vecchi corpi civici di Guardie del Fuoco che hanno preceduto il Corpo Nazionale ogni squadra era composta da lattonieri, muratori e falegnami, e ancora alla metà del Novecento il criterio di assunzione era rimasto quello, con l’allargamento alle professioni allora nuove, l’idraulico, l’elettricista, il meccanico. Gli enormi progressi tecnologici della nostra epoca hanno creato una molteplicità di nuove specializzazioni professionali, difficili perfino da immaginare per chi non sia addetto ai lavori; e ogni squadra dei Vigili del Fuoco ormai è un concentrato di queste competenze ipertecnologiche. Di fronte alla diversificazione di interventi di cui sono capaci, e che la società moderna richiede loro nelle situazioni più imprevedibili, è un segno della perdurante importanza che rivestono nell’immaginario collettivo il fatto che la gente continui a chiamarli, affettuosamente, i pompieri.
“GIOCO DI SQUADRA” – il calendario 2025 mette in evidenza le peculiarità del nucleo di base che contraddistingue l’operato dei Vigili del fuoco.
Questa mattina, nell’aula magna “Giorgio Mazzini” dell’Istituto Superiore Antincendio di Roma, è strato presentato, alla presenza delle massime cariche del Ministero dell’interno, del Dipartimento e del Corpo Nazionale, il calendario istituzionale 2025 dei Vigili del fuoco realizzato con gli scatti del fotoreporter Massimo Sestini e la prefazione dello storico Alessandro Barbero.
Nel corso della cerimonia, condotta dalla giornalista Alessandra Ferraro, sono stati intervistati, oltre a Massimo Sestini, il tenore Francesco Grollo, gli atleti delle “Fiamme Rosse”, alcuni dei quali hanno riportato eccellenti risultati nelle recenti olimpiadi di Parigi e tutti i rappresentanti delle varie professionalità del Corpo Nazionale che operano nel soccorso.
Il calendario, come chiarisce Alessandro Barbero nella sua prefazione, vuole evidenziare che i Vigili del fuoco, pur avendo peculiarità diversificate, “… operano in squadra, e nell’azione della squadra fondono mille competenze diverse”.
Il titolo del calendario “Gioco di Squadra” non deve essere frainteso; soccorrere significa agire insieme per raggiungere un obiettivo condiviso: salvare vite umane.
Sestini ha evidenziato che è difficile, durante un soccorso, vedere un Vigile del fuoco a favore di telecamera, più facile di spalle mentre lavora e salva e aiuta gli altri; nel calendario 2025, la scelta di rappresentarlo in bella posa è una provocazione.
Le dodici immagini, per altrettanti mesi dell’anno, descrivono le specializzazioni e le specialità del Corpo Nazionale, con il Vigile del fuoco fermo in modo studiato, che guarda la fotocamera consapevole di essere ritratto. Anche nella finzione resta vivo un concetto intoccabile: la squadra, l’unità fondamentale in cui risiede la forza dei Vigili del fuoco.
Il sottosegretario On. Emanuele Prisco, al termine della cerimonia, ha voluto ringraziare le donne e gli uomini del Corpo che giornalmente operano con il massimo impegno e professionalità per garantire la sicurezza nel nostro Paese.