A Torino, il 18 dicembre del 1922, con l’irruzione delle milizie fasciste all’interno della Camera di Lavoro data alle fiamme, iniziò quella che viene ricordata come “La strage di Torino”.
Nelle giornate successive, tra il 18 e il 20 dicembre, le squadre fasciste aggredirono decine di cittadini accusati di antifascismo, in particolare nei quartieri operai, uccidendone 11 in maniera brutale e provocando numerosi feriti.
Tra le vittime anche un Consigliere Comunale di Torino, Carlo Berruti e il segretario torinese della Fiom, Pietro Ferrero, il cui corpo venne trovato sotto la statua di Vittorio Emanuele II°, in un lago di sangue.
Giorni tremendi, momenti della storia che rimangono impressi nella memoria condivisa della città di Torino.
Lunedì 18 Dicembre, 101 anni dopo la tragica scia di sangue che sconvolse Torino e che fino ad allora aveva resistito con vigore all’avanzata dell’ideologia fascista, nella piazza che porta il nome di quella giornata emblematica si è svolta la cerimonia di commemorazione delle vittime.
Alla cerimonia hanno partecipato la vicesindaca di Torino Michela Favaro, il Presidente dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti Bruno Segre, il Presidente onorario della Sezione ANPI Vigili del Fuoco di Torino Tommaso Stringa, fratello di Pensiero Stringa il pompiere-partigiano al quale è stata intitolata la Sezione, una rappresentanza della Sezione ANVVF, autorità civili e militari ed una folta rappresentanza dei sindacati CGIL – CISL -UIL.
Nel ricordo di allora, che ci motiva nell’impegno quotidiano contro le troppe ingiustizie contemporanee, si è alzato un grido chiaro, scandito a gran voce dai presenti: “Viva l’Italia antifascista!”.