La situazione è allucinante!

A parlare è Roberto Dutto, ex CSE del Comando VVF di Cuneo e Consigliere della Sezione ANVVF di Cuneo che insieme al collega Enzo Fantini (VPC) dello stesso Comando VVF, in ferie, hanno effettuato questo importante e coraggioso gesto di solidarietà e sono rientrati dopo aver partecipato a una missione umanitaria organizzata dall’Associazione Arca Solidale Onlus di Volpiano in collaborazione con Specchio dei Tempi.

“Sono stato per trentacinque anni un Vigile del Fuoco, ho partecipato a tutte le più gravi calamità che hanno colpito l’Italia e visto situazioni impressionanti, terremoti, alluvioni, ma quello che ho visto in questi giorni al confine tra Polonia e Ucraina non lo dimenticherò facilmente”.

“A Korczowa, a pochi chilometri dal confine con l’Ucraina, un immenso centro commerciale è stato trasformato in campo profughi – racconta Roberto –: più di 2.500 persone sono ammassate su brandine o per terra, in attesa di poter far rientro a casa o di poter salire su un pullman che le porterà verso la loro nuova vita. I polacchi fanno quello che possono, ma le condizioni igieniche sono assolutamente precarie”.

Un viaggio di 1.740 km, attraversando Italia, Austria, Repubblica Ceca e Polonia per portare generi di prima necessità agli sfollati in fuga dalle zone di guerra. Il convoglio era formato da un pulmino da 9 posti (con carrello) dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco – sezione di Cuneo, un altro pulmino da 8 posti e un pullman da 60 posti.

Duplice lo scopo: consegnare il materiale raccolto in Italia grazie alla generosità di privati, associazioni, ditte; e portare al sicuro in Italia il maggior numero possibile di profughi.

A fare da interprete c’era Oksana, restauratrice, da vent’anni in Italia ma con tutti i parenti ancora in Ucraina.

“Dopo aver consegnato gli aiuti – continua Roberto – abbiamo dedicato la domenica a organizzare il viaggio di una sessantina di profughi verso l’Italia, quasi tutti donne e bambini.

Da parte degli sfollati c’è una comprensibile diffidenza, non è stato facile rassicurarli, ma alla fine ce l’abbiamo fatta”.

Dall’esperienza vissuta sul campo Roberto vuole lanciare un appello, a tutte le Sezioni dell’ANVVF ed ai colleghi Vigili del Fuoco, affinché si impegnino nei progetti solidali a favore della popolazione ucraina martoriata dalla guerra ma vuole anche lanciare un monito a chi, preso dall’entusiasmo, vorrebbe programmare autonomamente dei viaggi umanitari nei Campi Profughi: “Non fatelo”!

La situazione è così caotica che se non avete dei referenti sul posto e canali sicuri per la consegna degli aiuti e accoglimento delle persone da portare in Italia, rischiereste di sprecare gli aiuti o ancor peggio lasciarli in mano ai personaggi che, anche in questa situazione come è avvenuto in Italia in tutte le emergenze, fanno dello sciacallaggio a spese della popolazione sfollata.

Gli accompagnamenti delle persone in Italia, inoltre, devono seguire i canali ufficiali e le direttive impartite dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero dell’Interno altrimenti, tolte dalla tragedia della guerra, si rischierebbe di creare altri inutili e ulteriori disagi.

Il Presidente Anvvf sezione di Cuneo Antonio Ammannato

Associazione Nazionale Vigili del Fuoco – CN

Share This