Ricorrenza della Strage di Via Ventotene a Roma
Correva l’anno 2001 e la mattina del 27 novembre mi stavo recando, come di consueto, con la vettura di servizio, presso il Comando di via Genova…
Il ricordo dell’ing. Luigi ABATE
Comandante dei Vigili del Fuoco di Roma all’epoca della strage
Ricordiamo i nostri Colleghi
Erano quasi le 9.30 del 27 novembre del 2001 quando, durante le operazioni di evacuazione per una fuga di gas, un’esplosione investì il civico 32 di via Ventotene a Roma.
Fabio Di Lorenzo
37 anni, vigile permanente
Danilo Di Veglia
39 anni, caposquadra.
Sirio Corona
27 anni, vigile permanente.
Alessandro Manuelli
37 anni, vigile permanente
Mentre il tempo passa inesorabilmente, spesso mi capita di ritornare indietro, con la mente, per ricordare i momenti della mia vita lavorativa nei Vigili del Fuoco.
Una moltitudine di eventi si accavallano tra loro; molti belli, delicati e piacevoli ed altri un po’ meno. Quelli tristi o quanto meno quelli che mi hanno segnato per tutta la vita, ho sempre cercato di eliminarli dalla mia memoria per non subire sofferenza, disagio e dolore.
Oggi mi è stato chiesto dal mio caro amico Enrico Marchionne di scrivere alcune riflessioni e stati d’animo in merito ad un evento, certamente il più drammatico e cruento da me vissuto da “pompiere”, che riguarda la tragedia di via Ventotene.
Correva l’anno 2001 e la mattina del 27 novembre mi stavo recando, come di consueto, con la vettura di servizio, presso il Comando di via Genova.
Lungo il percorso la Sala Operativa, via radio, mi avvisava di una esplosione avvenuta in via Ventotene con il coinvolgimento di alcuni vigili colà presenti per un intervento per fuga di gas.
Solamente in un secondo momento si seppe che già da alcuni giorni prima, gli abitanti della zona percepivano, senza soluzione temporale, un intenso odore di gas in corrispondenza della palazzina del civico 32.
Per questo motivo, dapprima fu chiamato il personale della società Italgas per una verifica sul posto e, successivamente, la squadra dei Vigili del Fuoco della sede di Nomentano.
La squadra 6°, composta dal Caposquadra Danilo Di Veglia e dai Vigili del fuoco Sirio Corona, Fabio Di Lorenzo, Alessandro Manuelli, giunta sul posto, percependo una situazione di grave pericolo per le persone, iniziò a far evacuare gli abitanti della palazzina civico 32 e contemporaneamente avviò i necessari accertamenti per l’individuazione della fuga di gas.
Poco dopo le nove mattutine, una tremenda esplosione, accompagnata da un tremendo boato, sventrava l’intero edificio danneggiando intensamente anche quelli adiacenti fino al civico 20.
Alcuni solai collassarono, adagiandosi tra loro, l’onda di pressione proiettò, a diversi metri di distanza, elementi cementizi ed alcune autovetture colà parcheggiate, compreso il mezzo dei Vigili del fuoco, mentre il marciapiede e la sede stradale si rigonfiarono su se stessi a seguito dell’accensione del gas metano effluente dalle condutture divelte.
Diradata e scemando, la fitta coltre di polvere lasciò spazio ad uno scenario da guerra:
La palazzina al numero 32 di via Ventotene squarciata, urla, decine di feriti, finestre in frantumi, calcinacci ovunque, vetture ribaltate e proiettate sui terrazzi dei palazzi, grande panico e otto cadaveri.
Quattro persone che abitavano nello stabile e quattro vigili del fuoco.
Fabio Di Lorenzo, 37 anni, colpito da una macchina proiettata dall’esplosione, morto praticamente sul colpo.
Danilo Di Veglia, 39 anni, caposquadra, con il suo corpo aveva fatto da scudo a un cittadino, salvandogli la vita e perdendo la sua.
Sirio Corona, 27 anni, il più giovane tra i pompieri deceduti.
Alessandro Manuelli, 37 anni, fidanzato con Pamela, la cuoca della caserma di via Nomentana con la quale si sarebbe dovuto sposare l’anno successivo, moriva pochi giorni dopo a seguito delle gravi ferite riportate con l’esplosione.
Quattro eroi che, sacrificando la propria vita, hanno voluto, fino all’estremo, donare se stessi per la salvaguardia delle persone. Fulgido esempio di rare virtù che ancora e per sempre permangono in tutti gli appartenenti al glorioso Corpo dei Vigili del Fuoco e nel quale anch’io mi identifico con orgoglio, dedizione ed attaccamento.
Queste triste ed assurde circostanze sono quegli episodi che la mia non più giovane età cerca di fugare per evitare affanni, dolori e sofferenze. Sensazioni che sono quelle che sto avvertendo mentre scrivo questi amari ricordi.
Un affettuoso abbraccio a tutti i Vigili del Fuoco. Luigi Abate
Ing. Luigi ABATE Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Sassari, Latina, Roma e poi Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio.
Le altre vittime
nell’esplosione perirono quattro donne: Maria Grosso di 45 anni, Fabiana Perrone, Elena Proietti, Michela Camillo
I Feriti
Vi furono 4 feriti gravi, 40 leggeri
I palazzi coinvolti
Furono coinvolti i palazzi di via Ventotene dal civico n. 20 al civico n. 36.
sezione roma - cerimonia in ricordo dei caduti di via ventotene
Nella ricorrenza del 16° anno della tragedia di Via Ventotene riguardante la morte di 4 Vigili del Fuoco del Comando di Roma, la nostra sezione di Roma in collaborazione con la sezione Compartimentale, hanno presenziato alla cerimonia commemorativa con la deposizione delle corone del Comando VV.F. di Roma e del Comune di Roma.
Numerose presenze tra le autorità: Prefetto Frattasi, Capo del Corpo ing. Giomi, Direttore Regionale Di Grezia, il Comandante VV.F. di Roma Ing. Ghimenti, la Sindaca di Roma Raggi e numerosi colleghi in servizio e in quiescenza.
Il Direttivo della Sez. di Roma.
Proprio in questi momenti caratterizzati da dolorosi ricordi, sento ancora più forte l’appartenenza alla grande famiglia che per noi rappresenta il glorioso Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Credo di interpretare il comune sentire di tutti i colleghi nell’esprimere il profondo cordoglio per quanti hanno donato la vita per salvare quella del prossimo con l’orgoglio incontenibile di essere ora e per sempre UN VIGILE DEL FUOCO
La morte sul posto di lavoro è sempre un evento doloroso e drammatico. La grande famiglia dei Vigili del Fuoco sempre in prima linea con orgoglio ed altruismo, sono componente della simpatia del cittadino. Onore ai caduti di Via Ventottene.
Il 12 settembre 2015, in occasione di un convegno nel vescovado di latina davanti a tutte le autorita’ civili e militari della provincia, del capo del corpo GIOMI di tutto il suo staff dei comandanti di latina e frosinone e degli ex comandanti di latina, ho voluto ricordare il disastroso evento di Via Ventotene con una corposa relazione per ricordare l’attentato alle torri gemelle di NEW YORK, che desidero riportare cosi’:
”Consentitemi, ora, di cogliere l’occasione di questa commemorazione per ricordare un evento simile, non nelle dimensioni, ma di assoluto rilievo per noi accaduto a Roma IN VIA VENTOTENE appena due mesi dopo l’attentato di NEW YORK dove per una micidiale esplosione dovuta ad una fuga di gas, secondo il mio personale parere non adeguatamente controllata, si verifico’ il crollo di un intero palazzo uccidendo 10 persone tra cui 4 vigili del fuoco, moltissimi feriti e danni incalcolabili.
Oggi, quindi, desidero ricordare e trasmettervi un commosso ricordo anche per i Vigili del Fuoco del comando di Roma che persero la loro vita in quel maledtto evento:
SIRIO CORONA 27 ANNI;
DANILO DI VEGLIA 39 ANNI;
FABIO DI LORENZO 37 ANNI;
ALESSANDRO MANUELLI 37 ANNI;
uomini giovani, con famiglie giovani, che hanno immolato la loro vita per la leggerezza di altri.
e, non e’ finita qui perche’ durante la ”camera ardente” per Sirio Corona presso il comando di Frosinone, un colega, Giacomo Arduini, facente parte del picchetto d’onore, mori’ stroncato da infarto per la forte emozione.
perche’ ho ricordato questo terribile episodio?
perche’ e’ fortemente collegato alla tragedia di new york in quanto dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, la grande solidarieta’ tra tutti i vigili del fuoco del mondo legati da grande senso di appartenenza ed una amicizia ”mondiale” alla quale si adatta benissimo il motto dell’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco d’Italia e, cioe’, ”firmissima est inter pares amicitia”.
infatti un Comandante dei Vigili del Fuoco, il qui presente ROBERT TRIOZZI, di chiare origini italiane ed oggi addirittura residente i Italia, rappresentante delle Nazioni Unite incaricato della riorganizzazione dei corpi dei vigili del fuoco nel mondo, insieme a due colleghi, l’italo americano LUIGI CACCHIOLI e l’americano JIM CARNEY, hanno sentito il bisogno di venire in Italia per partecipare ai funerali dei colleghi romani in rappresentanza dei Vigili del Fuoco di NEW YORK ancora in lacrime per i loro morti.
bellissimo esempio di siolidarieta’!!!!!!!!!!!!!!
e, in quella occasione un collega della citta’ di BARI volle regalare loro un’immagine delle rovine del WORLD TRADE CENTER con la seguente dedica che prego di ascoltare con attenzione, soprattutto i nostri giovani:
”UN GRANDE PAESE SI REGGE SU NOBILI PRINCIPI.
FINCHE’ CI SARANNO UOMINI PRONTI A SOSTENERLI,
NESSUNO POTRA’ TOGLIERCI LA LIBERTA’ ”.
GRAZIE PER AVERMI ASCOLTATO
CAV.LUIGI PISTOIA
GIA’ CAPO REPARTO DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
Vi vedevo ogni mattina, venire a prende il vostro capo con la macchina all’entrata della mia palazzina,mentre andavo a scuola ogni volta che passavo davanti la caserma vi facevo un saluto….sono cresciuta con voi e quando ho saputo la notizia e ho visto le vostre foto esposte fuori dalla caserma con i fiori,non ci volevo credere e anche io vi ho portato i fiori….oggi sono grande,ma quella ragazzina che vi salutava sempre ogni mattina vi ricorda con un sorriso!