Come da tradizione il Venerdì Santo – quest’anno il 7 aprile 2023 – Vercelli è il fulcro delle celebrazioni previste per la Pasqua con la tradizionale Processione delle Macchine. Il percorso parte dalla Basilica di Sant’Andrea alle 20:30 si snoda per il centro storico al chiarore tremulo di fiaccole e ceri. A rendere questa Via Crucis così speciale sono i protagonisti della processione santa – le “macchine”- che, nonostante il nome, nulla hanno a che fare con le automobili come tradizione una delle statue viene portata dai Vigili del Fuoco, sia personale in servizio che personale ANVVF – Quest’anno si è condiviso il trasporto anche con personale Protezione Civile e Carabinieri in congedo di Vercelli .
Storia e tradizione
Al centro della tradizionale processione di Vercelli ci sono gruppi scultorei in legno colorato che rappresentano vari episodi della Passione di Cristo. Queste statue a grandezza naturale sono portate a spalla per le vie della città dai componenti delle antiche confraternite eusebiane, vestiti con i costumi tipici; seguono la processione l’arcivescovo con una reliquia della Croce Santa e i fedeli che venivano chiamati compagnia d’j arbuton, compagnia degli spintoni, perché spesso la folla avanzava spintonando per vedere meglio il corteo delle macchine.
L’usanza è ben antica, tant’è che le prime notizie ci riportano al 1759; celebrata il Giovedì Santo, solo nel 1833 è stata spostata al Venerdì Santo.
La Processione delle Macchine di Vercelli è legata a filo doppio con la storia delle Confraternite, ognuna con una sua macchina distintiva che rappresenta il cammino verso il Calvario e la morte di Cristo. Il gruppo scultoreo più antico è quello che rappresenta Gesù nell’orto degli ulivi (confraternita di Santa Caterina), poi ci sono Gesù alla colonna (confraternita di San Sebastiano), l’incoronazione di spine (San Bernardino), la Flagellazione (Santo Spirito), Ecce Homo (Sant’Anna), Gesù sulla croce (Sant’Antonio abate), Gesù morto (Santo Spirito), la più recente Addolorata (Santo Spirito) e La Crocifissione (custodita in cattedrale).
La macchina più celebre è quella dell’incoronazione di spine e fino all’inizio del Duemila, i confratelli di San Bernardino accompagnavano la Processione incappucciati, avanzando sul tragitto con fragorosi colpi di bastone, perché nei tempi antichi erano proprio loro a sostenere i condannati a morte nel loro ultimo viaggio.
il Presidente ANVVF Vercelli
maurizio micheletti