Venerdì 7 Febbraio, le maschere ufficiali del Carnevale torinese, Gianduja e Giacometta hanno fatto visita al Comando dei Vigili del Fuoco di Torino ed alla sede dell’Associazione ANVVF per manifestare la riconoscenza della Città Metropolitana di Torino a chi si prodiga incessantemente nell’assistenza ai più fragili e per la difesa della popolazione e del territorio.
Le maschere torinesi, accompagnate dalla Presidente e dal Vice Presidente della Famija Turineisa, sono state accolte dal Comandante Ing. Vincenzo Bennardo, dal Presidente della Sezione di Torino Carlo Andrione e da una delegazione del personale operativo del Comando e soci ANVVF.
La visita di Gianduja e Giacometta ai “Pùmpista”, è una tradizione che risale addirittura ai primi anni del 1900 e, dopo un’interruzione di circa 50anni, è ripresa negli anni ’90 e da allora è divenuto un appuntamento tradizionale del Carnevale Torinese.
Gianduja prende il nome da Giôvan d’la dôja (Giovanni dal boccale, riferimento al suo “debole” per il succo d’uva), è nato burattino ma presto è divenuto maschera per assumere in seguito la veste di simbolo di Torino, del Piemonte e nel Risorgimento, del sentimento unitario del popolo italiano.
Giacometta, compagna di Gianduja, rappresenta la saggezza delle donne piemontesi, il suo buonsenso le permette di risolvere anche i problemi più̀ difficili, è pronta ad aiutare i poveri e a reagire contro i prepotenti.
Dopo l’incontro con i responsabili del Comando, Gianduja e Giacometta, hanno incontrato i giovani studenti della Scuola Sidoli di Torino, in visita presso la sede ANVVF nell’ambito del progetto “Sicuri a Scuola ed a Casa”.
A fronte dello stupore e meraviglia dei giovani studenti, molti infatti non conoscevano l’esistenza delle due maschere torinesi, Gianduja e Giacometta hanno illustrato la storia dei loro costumi.
Gianduja indossa una mantella rossa che ricorda il nettare dei vigneti che arricchiscono il territorio torinese, la giubba marrone come la terra che viene da sempre coltivata con fatica e sudore, i pantaloni verdi come i pascoli delle colline che incorniciano le città e il panciotto giallo che ricorda l’alimento principe della cucina povera dei nostri nonni e padri, la polenta; Giacometta, essendo all’origine una fioraia, indossa invece un costume da “popolana” abbellito però da una lunga gonna “della festa” e una corona di fiori.
Al termine dell’incontro e la distribuzione dei famosi “giandujotti”, Gianduja e Giacometta hanno accompagnato gli studenti nella visita alla Casa degli Errori che completa il percorso informativo sulla sicurezza, svolto settimanalmente dai volontari ANVVF, con studenti delle scuole primarie e secondarie della provincia di Torino.